Nuova direttiva Ue sulla qualità dell’aria, Legambiente Lombardia: “Basta scuse, ridurre emissioni da trasporti e allevamenti”

"I livelli di concentrazione degli inquinanti, vicini a quelli raccomandati dall'OMS per quanto riguarda ossidi d'azoto e particolato sottile, dovranno essere dimezzati entro il 2030, anche se l'Italia ha già annunciato di voler fare ricorso alla proroga quinquennale, adducendo la solita motivazione della  conformazione orografica della Pianura Padana sfavorevole alla dispersione degli inquinanti: quella che avrebbe dovuto essere una sfida per agire in modo più incisivo è da tempo un alibi per non agire". Così Legambiente Lombardia in una nota a seguito dell'approvazione del Consiglio Ue della nuova direttiva sulla qualità dell'aria

“Con l’approvazione definitiva della nuova direttiva europea sull’inquinamento atmosferico entrano finalmente in vigore i nuovi limiti per la qualità dell’aria respirata da tutti i cittadini e le cittadine europee, incluse quelle residenti in Pianura Padana. I livelli di concentrazione degli inquinanti, vicini a quelli raccomandati dall’OMS per quanto riguarda ossidi d’azoto e particolato sottile, dovranno pertanto essere dimezzati entro il 2030, anche se l’Italia ha già annunciato di voler fare ricorso alla proroga quinquennale, adducendo la solita motivazione della  conformazione orografica della Pianura Padana sfavorevole alla dispersione degli inquinanti: quella che avrebbe dovuto essere una sfida per agire in modo più incisivo è da tempo un alibi per non agire“. Così Legambiente Lombardia in una nota a seguito dell’approvazione del Consiglio Ue della nuova direttiva sulla qualità dell’aria.

La nuova direttiva si dà come obiettivo il dimezzamento dell’impatto sanitario dell’inquinamento atmosferico e dei suoi costi umani ed economici, imponendo a tutte le autorità nazionali e territoriali di agire in modo incisivo sulle fonti inquinanti. “In Lombardia ciò significa prima di tutto affrontare l’insostenibilità del sistema della mobilità stradale – dice l’associazione – e l’altissimo livello emissivo di una zootecnia che ha concentrato entro un ristretto territorio un numero inaccettabilmente alto di capi allevati”.

“La Lombardia si presenta alla sfida della nuova direttiva con tutto il peso delle inadempienze e delle plurime procedure di infrazione attivate per la inadeguatezza degli sforzi fin qui compiuti,” dichiara Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia. “Ora abbiamo un decennio per affrontare una drastica cura dimagrante delle emissioni, in particolare nei due settori che maggiormente contribuiscono allo smog, l’eccessivo traffico stradale e l’insostenibilità dei troppi allevamenti intensivi. Non perdiamo altro tempo in scuse, giustificazioni e dilazioni, realizzando la transizione verso una Lombardia sostenibile, pulita ed energeticamente efficiente!”