In un contesto globale segnato da guerre, aumento del costo della vita, temperature medie in crescita ed eventi climatici estremi sempre più frequenti, Fridays For Future Italia lancia un nuovo sciopero per il clima venerdì 11 ottobre: “Possiamo ancora cambiare la rotta e contenere l’aumento della temperatura media globale a +1.5°, ciò che manca è il coraggio e la volontà politica per attuare strategie a lungo termine per la difesa dei territori e delle persone”, afferma Antonio Iodice.
L’appello della comunità scientifica
Secondo la comunità scientifica globale, i cambiamenti climatici attuali sono causati direttamente dalle attività umane, con una velocità di trasformazione mai vista nelle epoche passate. La causa principale è il modello economico basato sulla distruzione dell’ambiente. Fridays for Future sottolinea che difendere il clima significa difendere la vita delle persone, motivo per cui il movimento scenderà in piazza l’11 ottobre 2024 in tutte le principali città italiane.
Posizione su Palestina e progetti fossili
Il movimento esprime una forte opposizione alla politica coloniale sostenuta da Stati Uniti e Unione Europea in Palestina, descrivendo un genocidio in corso contro il popolo palestinese e un ecocidio delle loro risorse naturali. “Fridays for Future si schiera al fianco della resistenza palestinese e chiede la liberazione della Palestina dall’entità sionista, che sfrutta le risorse naturali con progetti come il Piano Mattei”, dichiara Anna Postorino.
Giustizia climatica e lotta all’imperialismo
Realizzare la giustizia climatica significa smantellare il sistema imperialista e colonialista occidentale, che si manifesta anche attraverso progetti economici dannosi imposti alle popolazioni più vulnerabili. “È necessario impedire che gli errori degli stati e delle aziende vengano pagati dalle persone delle zone più vulnerabili, come chi vive nei paesi del Sud del mondo e nelle zone alluvionate”, spiega Emanuele Genovese.
Critiche alle misure del Governo
Fridays for Future si oppone fermamente a recenti provvedimenti governativi come la proposta di autonomia differenziata, che aumenterebbe le disuguaglianze ambientali e sociali, e al DDL Sicurezza (DDL 1660), definito una delle leggi più repressive della storia repubblicana. Il movimento critica anche la criminalizzazione delle proteste per la giustizia climatica e sociale, vista come sintomo della mancanza di risposte concrete ai problemi materiali del presente. “Il governo, non riuscendo a convincere con la propaganda, tenta di farlo con la forza”, affermano gli attivisti.
Mobilitazione di massa come strumento di cambiamento
Fridays for Future Italia sottolinea che la mobilitazione di massa è l’unico strumento in grado di costruire comunità attorno a rivendicazioni collettive e ottenere un miglioramento della vita. “Non è troppo tardi per ottenere il cambiamento di cui abbiamo bisogno. La storia ci insegna che mobilitazioni di massa hanno portato a risultati concreti e possono farlo di nuovo”, conclude Marzio Chirico.
Piazze della Mobilitazione dell’11 Ottobre:
- Firenze – ore 11:00 Flash mob, piazza intersezionale – Piazza della Santissima Annunziata
- Imperia – ore 07:50 presidio – Largo Ghiglia
- Lecce:
- ore 10:30 manifestazione Piazza Mazzini
- ore 19:30 proiezione corto “Made in Bangladesh” + dibattito Spazio Sociale Zei
- Milano – corteo ore 9:30 largo Cairoli
- Pavia – climate parade ore 17:30 piazza del Tribunale
- Roma – corteo ore 9:30 piazzale Ugo la Malfa
- Torino – corteo ore 9:30 piazza Statuto
- Trieste – ore 19 presentazione corteo transfrontaliero al circolo anarchico Germinal
- Vicenza – presidio ore 16 bosco Lanerossi
Dopo l’11 Ottobre 2024:
- Siena – 12 ottobre, street parade ore 16 “innesti”