Rinnovabili, dal Grig di Cagliari le prime 20mila firme per una moratoria nazionale

Vengono inviate in questi giorni a Roma le prime 20mila firme di una petizione popolare promossa all'associazione ecologista Gruppo intervento giuridico, per una moratoria su tutto il territorio nazionale degli impianti di energia da fonti rinnovabili. Obiettivo del Grig, associazione nata a Cagliari nel giugno 1992, è quello di "consentire una reale pianificazione energetica rispettosa di ambiente e territorio" riassunta nello slogan 'Si all'energia rinnovabile, no alla speculazione energetica'. L'iniziativa nasce nell'ambito del dibattito sulle rinnovabili in Sardegna

Vengono inviate in questi giorni a Roma le prime 20mila firme di una petizione popolare promossa all’associazione ecologista Gruppo intervento giuridico, per una moratoria su tutto il territorio nazionale degli impianti di energia da fonti rinnovabili. Obiettivo del Grig, associazione nata a Cagliari nel giugno 1992, è quello di “consentire una reale pianificazione energetica rispettosa di ambiente e territorio” riassunta nello slogan ‘Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica’.

L’iniziativa nasce nell’ambito del dibattito sulle rinnovabili in Sardegna, in relazione alle quali la Regione ha approvato a settembre un disegno di legge sulle aree idonee e non idonee agli impianti che sta facendo discutere.

Fra le migliaia di sottoscrizioni della petizione del Gruppo di intervento giuridico, che qui spiega la genesi dell’iniziativa, quelle di personalità della cultura impegnate nella tutela del Bel Paese – fra queste Caterina Bon Valsassina, dirigente del Ministero della Cultura e direttrice dell’Istituto Centrale del Restauro, Margherita Eichberg, Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, Gino Famiglietti, dirigente del Ministero della Cultura -, archeologi – fra loro Carlo Tronchetti, Angela Antona, Margherita Corrado -, uomini di scienza, come l’antropologa Maria Gabriella Da Re, lo psicoterapeuta Alberto Schön, il biologo ed etologo Sandro Lovari, personalità impegnate nella società, in politica e nell’economia, da Renato Soru a Vannozza Della Seta e a Cesare Baj, personaggi dello spettacolo, come la cantante Nada, impegnata da tempo per contrastare la speculazione energetica nella sua Maremma.

La petizione è indirizzata alla premier Giorgia Meloni, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, al Ministro della Cultura Alessandro Giuli e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.