Riceviamo e pubblichiamo la nota di Nico Fontana Amministratore Delegato della Montecolino Spa in merito al “presunto caso di greenwashing” in occasione della manifestazione Expo Casa, organizzata da Gl Event Italia, in svolgimento presso Lingotto Fiere a Torino dal 28 settembre al 6 ottobre.
Purtroppo, non è la prima volta e i precedenti, anche illustri, hanno coinvolto, in tempi diversi, Fiere e manifestazioni spesso con problemi di budget. L’escamotage è sempre lo stesso: vista la difficoltà di comunicare una riduzione dei servizi offerti agli espositori si decide di sbandierare una presunta motivazione ecologica prendendo di mira un prodotto o un servizio.
Questa volta è toccato alla manifestazione Expo Casa, organizzata da Gl Event Italia, in svolgimento presso Lingotto Fiere dal 28 settembre al 6 ottobre con la partecipazione di 40.000 visitatori e 150 espositori.
Il sito web e i social collegati all’evento hanno deciso di puntare il dito sulla moquette: “… abbiamo pensato all’azione più #visibile e #concreta, ovvero quella di rimuovere 10.000 mq di #moquette dai #corridoi dell’evento. GL Events Italia ha investito per creare una #foresta in Guatemala la cui estensione è pari all’area senza moquette, piantando 1.124 alberi che supporteranno anche 60 famiglie delle comunità locali. Nei primi 15 anni si stima che questa operazione possa contribuire ad assorbire 554kg di anidride carbonica…” Messaggio ripetuto personalmente sulla pagina Instagram ufficiale dal responsabile comunicazione e marketing di Lingotto Fiere Torino.
“In qualità di produttori di moquette fin dal 1971 ma soprattutto in qualità di fornitori ricorrenti del Lingotto di Torino ci sembra doveroso rispondere a questo, forse inconsapevole e distratto, attacco mediatico e chiarire la realtà dei fatti a difesa non solo della nostra azienda e dei nostri lavoratori ma a difesa dell’intero comparto industriale che in Italia conta 3 aziende per complessive 500 famiglie senza considerare l’indotto di fornitori e clienti” dichiara Nico Fontana AD di Montecolino.
“Innanzitutto, non è per nulla obbligatorio l’utilizzo della moquette in una fiera. Siamo convinti che sia un prodotto che porta dei vantaggi indiscutibili ma ovviamente in casa propria ognuno è libero di fare quel che vuole. Quello che critichiamo è l’equazione secondo cui moquette è uguale ad una scelta non sostenibile” continua Nico Fontana.
“La nostra azienda, fin dal 2017, ha iniziato un progetto denominato montECOlino RECYCLING CARPET che consente, dopo l’uso, il riciclo del 100% della moquette, impiegate dalle fiere, con una riduzione del 78% dell’impatto delle emissioni in CO2”.
Così come GL Event (11° organizzatore di eventi al mondo), controllante francese di GL Italia Srl, Montecolino ha aderito al manifesto Net Zero Carbon Event con un impegno formale per l’abbattimento delle emissioni delle fiere (del 50% entro il 2030 e del100% entro il 2050).
Net Zero Carbon Event basa le sue linee guida su uno studio condotto in Francia (https://netzerocarbon.wpengine.com/wp-content/uploads/NZCE_Roadmap2022_Executive-Summary-1.pdf ), su un campione di 100 eventi, in cui sono state misurate le varie fonti di emissioni di CO2.
Da questo studio è emerso che, mediamente, il 65% delle emissioni di CO2 proviene dai viaggi di espositori e visitatori per raggiungere il centro espositivo, il 15% dai materiali allestitivi, tra cui la moquette è solo una piccola parte, e per il resto, da pernottamento in hotels, alimentazione, trasporti, energia per raffreddamento e riscaldamento dei locali, rifiuti, ecc.
Nel 15% delle emissioni per l’allestimento delle fiere ci sono legno, stampe digitali, impianti elettrici, arredi, pavimentazioni (generalmente moquette) ecc.
“Calcoliamo, per eccesso, che la quota di CO2 derivante dalla moquette può arrivare a pesare circa il 3% del totale delle emissioni ma questo dato non tiene conto del fatto che il riciclo permette di ridurre le emissioni di CO2 del 78% quindi senza voler ubriacare con i numeri si parla di un impatto inferiore all’1% sul totale delle emissioni medie di un evento” continua Fontana.
Una quota comunque trascurabile rispetto a tutte le altre fonti di inquinamento! Ma allora perché proprio la moquette viene spesso presa di mira da chi vuole comunicare un’azione green?
“È evidente che la moquette rappresenta un costo per un organizzatore ma anche un plus per espositori e visitatori perché è in grado di trasformare uno spazio in evento ed è per questo che la sua eliminazione non passa mai inosservata: Pensate per un momento cosa sarebbe il Festival di Cannes senza il Red Carpet!”
La moquette, inoltre, garantisce confort acustico in un ambiente affollato, facilita l’eliminazione dello sporco all’interno degli stand ed è in grado di mettere in evidenza un prodotto. Il colore di un ambiente influenza l’umore delle persone che lo frequentano e quindi agli espositori che sono in fiera per incontrare potenziali clienti spiace sempre che i visitatori siano meno predisposti all’acquisto.
Per un ufficio commerciale di una fiera fidelizzare i clienti togliendo prodotti è un esercizio difficile e allora sempre più spesso entra in azione l’ufficio marketing che maschera un taglio di budget come un’azione green!
“Peraltro, non si capisce perché, se nell’intenzione di chi gestisce il Lingotto ci sia la salvaguardia del pianeta non ci sia mai stato un riscontro positivo alle proposte di riciclo delle moquette utilizzate su questa ed altre manifestazioni così come fanno da tempo altre Fiere concorrenti (Milano, Verona, Roma, Barcellona, New York, Las Vegas)”.
Veniamo ai numeri che si leggono sul sito della manifestazione e sui social collegati:
554 kg di anidride carbonica compensati in 15 anni attraverso la creazione di una foresta di 1124 alberi in Guatemala!
“Quindi ben 36 kg di CO2 all’anno in media! Se consideriamo che Il prezzo di riferimento per compensare 1000 kg di CO2 è pari alla spesa di qualche m2 di moquette, Expo Casa compie una meravigliosa operazione di comunicazione con poca spesa” www.econopoly.ilsole24ore.com/2023/10/18/co2-cattura-mercato-greenwashing/
Non conosciamo l’effettivo investimento in questa iniziativa ma francamente ci sembra poco probabile che un’azienda strutturata come GL Event abbia potuto spendere molto di più e quindi ci sembra naturale che questa operazione produca principalmente un gran risparmio economico per gli organizzatori di Expo Casa.
Per carità, risparmiare su un budget, forse, risicato è un’esigenza sacrosanta ma non può e non deve essere venduta come una scelta per il benessere dell’ambiente, soprattutto se è palesemente sproporzionata e perché, oltre tutto, è pure contrario alla legge.
Recentemente il Parlamento europeo ha emanato una direttiva che vuole combattere il Greenwashing e cioè quella strategia di comunicazione messa in atto da determinate imprese, organizzazioni o istituzioni politiche e finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti.
Avrebbe avuto sicuramente maggiore impatto sull’ambiente investire il budget di spesa della moquette per compensare almeno una parte delle emissioni generate dai 40.000 visitatori.
Ci si chiede se per i cittadini di Torino, che stanno sopportando il disagio in termini di traffico e inquinamento dei numerosi visitatori, sia effettivamente gradita un’iniziativa di assorbimento di carbonio dall’altra parte del mondo o se invece avrebbero preferito un’iniziativa tangibile in uno dei tanti parchi cittadini.
“Per meglio spiegare le ragioni di questa nostra replica inseriamo qualche dato numerico:
Secondo uno studio condotto dall’Università di Brescia la moquette non riciclata produce l’emissione di 0.81 Kg di CO2 al m2 ma solo di 0.33 se viene riciclata. Un albero assorbe mediamente 22 kg all’anno di CO2 (fonte: logistica news) e quindi per compensare in 15 anni l’impatto della moquette non acquistata da Expo Casa servirebbero 10 alberi circa (24 nel caso di non riciclo).
Secondo la rivista Quattro Ruote 1 litro di benzina produce 2,38 kg di CO2, 1 litro di Gasolio 2,65 kg di CO2 mentre 1 litro di metano 1,61 kg di CO2 quindi ipotizzando una media 2.21 kg di CO2 per litro di carburante i 554 kg di CO2 compensati in 15 anni dal Lingotto Fiere di Torino sono pari a soli 250 litri di carburante che francamente ci sembra un numero veramente esiguo per portare a Expo Casa 40.000 visitatori!” www.quattroruote.it/news/eco_news/2010/01/15/consumi_ed_emissioni_per_capirne_di_più.html