TPL Roma, assessore Patanè: “Servono 22 milioni per nuovo contratto Atac, possibili aumenti tariffari”

In Commissione Trasporti, l'assessore alla Mobilità di Roma ha affrontato il tema dell'aumento delle tariffe dei biglietti Atac, sottolineando la necessità di trovare 22 milioni di euro all'anno per il nuovo contratto di servizio, spiegando che la copertura potrebbe avvenire attraverso una delibera regionale o l'eliminazione di agevolazioni. Il Comune ha già aumentato la sua quota di finanziamento al 60%, ma restano incerte le risorse aggiuntive dalla Regione Lazio

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Durante la commissione Trasporti dedicata al nuovo contratto di servizio dell’azienda del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma Atac, l’assessore alla mobilità Eugenio Patanè è intervenuto sul tema relativo all’aumento delle tariffe dei biglietti. A riportarlo è il portale Roma Mobilità.

“La decisione dell’Amministrazione comunale – ha dichiarato Patanè – è di andare in Giunta scrivendo nel Piano economico finanziario da allegare al nuovo contratto di Atac che la copertura dei 22 milioni l’anno che dobbiamo ancora trovare o avverrà attraverso una delibera regionale, che ci darà la possibilità di rimodulare le tariffe secondo le nostre tabelle, o eliminando tutte le agevolazioni che oggi toccano circa 166mila romani. E’ una dolorosa necessità nel caso in cui non ci siano atti amministrativi che impegnano gli enti sovraordinati, il Governo con un aumento della quota per Roma nel Fondo nazionale trasporti, o la Regione Lazio”.

“Le criticità sul nuovo contratto di servizio – ha aggiunto Patanè – sono legate tutte alla capienza di risorse per il finanziamento del piano economico e finanziario. Il Comune di Roma ha aumentato in maniera spropositata, raschiando il fondo del barile, tutte le risorse che poteva mettere. Oggi il bilancio del Comune, facendo uno sforzo oltre le nostre capacità, copre il 60% del budget di Atac, quando prima era il 33%, lasciando un altro terzo alle risorse del Fondo nazionale e un altro terzo alla bigliettazione. Noi quindi abbiamo quasi raddoppiato la nostra quota, a fronte di una quota ferma della dotazione del Fondo nazionale dei trasporti, mentre ci stiamo riprendendo dalla lunga coda covid sulla bigliettazione. Nel budget complessivo che abbiamo individuato e messo a base del contratto di servizio mancano 22 milioni l’anno, 66 nel triennio, e per questi soldi abbiamo bisogno di una certezza del Piano economico finanziario che deve essere asseverato. Per questo o si interverrà sulla tariffazione o con un metodo diverso. Siamo in dialogo costante con la Regione, ma allo stato non abbiamo ancora alcuna certezza né di una rimodulazione tariffaria né di ulteriori risorse, nonostante nelle interlocuzioni ci siano state aperture informali”. 

Secondo Roma Mobilità, l’assessore Eugenio Patanè ha poi ricostruito l’iter per il nuovo contratto di servizio di Atac, dichiarando che: “L’Assemblea capitolina ha già approvato la relazione sulla legge sui contratti pubblici qualche mese fa, autorizzando l’affidamento diretto. Anche se sarà probabilmente oggetto di un procedimento amministrativo. Il passo successivo è l’approvazione, con delibera di Giunta e poi in Assemblea, del Piano economico finanziario e delle linee guida del contratto di servizio con Atac. La delibera è pronta. Andrà in giunta martedì (1 ottobre, ndr) e sarà approvata per poi arrivare in aula. Il Piano economico finanziario poi dovrà essere pubblicato per 60 giorni dall’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione), e intanto sarà approvato in giunta il contratto di servizio. Se tutto va come deve andare dal 1 gennaio Atac avrà il nuovo contratto di servizio, anche perché non è pensabile prorogare ancora l’attuale contratto”.

A proposito di bigliettazione, per Patanè, il recupero di fondi dal contrasto all’evasione: “Passerà da 1,2 milioni nel 2024 ai 5,1 nel 2027. Questo grazie all’aumento del personale e grazie alle dotazioni tecnologiche come il tap and go (il pagamento del biglietto con la carta di credito, ndr) che ha aiutato molto”.