Anche in Piemonte stop al lavoro dalle 12:30 alle 16 per chi svolge mansioni all’aperto

La Regione Piemonte è in procinto di adottare un’ordinanza che prescrive l’astensione dal lavoro nelle ore più calde della giornata nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del florovivaismo. La decisione è stata comunicata dal presidente Alberto Cirio ai sindacati e alle associazioni datoriali, che insieme agli assessori al Lavoro, all’Agricoltura e all’Immigrazione hanno partecipato martedì 30 luglio al tavolo regionale sul caporalato in agricoltura

La Regione Piemonte è in procinto di adottare un’ordinanza che prescrive l’astensione dal lavoro nelle ore più calde della giornata nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del florovivaismo. La decisione è stata comunicata dal presidente Alberto Cirio ai sindacati e alle associazioni datoriali, che insieme agli assessori al Lavoro, all’Agricoltura e all’Immigrazione hanno partecipato martedì 30 luglio al tavolo regionale sul caporalato in agricoltura.

Facendo riferimento all’analogo provvedimento della Regione Puglia e adottato da altre sei Regioni, lo stop dovrebbe essere tra le 12,30 e le 16. La norma dovrebbe entrare in vigore all’inizio di agosto e durare tutto il mese. L’effettiva applicazione verrà gestita in base alle condizioni ambientali dei diversi territori e agli alert delle ondate di calore pubblicati sul sito dell’Inail, oltre che ai bollettini dell’Arpa regionale.

Un gesto di attenzione che da quanto sappiamo è anche il primo tra le regioni del Nord – è il commento del segretario generale della Cgil, Giorgio Airaudo -, perché il buon lavoro deve essere svolto in condizioni buone e soprattutto in sicurezza: nei giorni scorsi il Piemonte ha fatto registrare ondate di calore più alte di quelle della Puglia”.