Stoviglie monouso, appello di Assobioplastiche per un’estate consapevole

Sugli scaffali di mercati e supermercati continuano a proliferare i cosiddetti “pseudo-riutilizzabili”, ovvero piatti, bicchieri, posate realizzate in plastica tradizionale che sono vietati dalle norme sul monouso ma che invece continuano a essere commercializzati semplicemente perché autodichiarati come “riutilizzabili”. Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche: “Lanciamo un appello per sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica in merito alla situazione di criticità in cui versa il settore degli articoli monouso”

Stoviglie monouso estate

Assobioplastiche, l’associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili, torna sul problema delle stoviglie usa e getta in plastica tradizionale. Con agosto ormai alle porte e milioni di persone in vacanza, si moltiplicano in maniera esponenziale sagre, feste, riunioni familiari e pasti fuori casa, al mare o in campagna. Ed è anche in questo periodo, sottolinea l’associazione, che gli articoli monouso svolgono un ruolo importante nello svolgimento di questi momenti conviviali. Tuttavia, i consumatori che acquistano questi prodotti si trovano davanti a una situazione di incertezza e insicurezza.

Sugli scaffali di mercati e supermercati continuano a proliferare i cosiddetti “pseudo-riutilizzabili”: piatti, bicchieri, posate realizzate in plastica tradizionale che sono vietati dalle norme sul monouso ma che invece continuano a essere commercializzati semplicemente perché autodichiarati come “riutilizzabili” mentre continuano a mancare specifici parametri tecnici per poter definire riutilizzabile un prodotto.

Sul tema Eco dalla Città ha iniziato a scrivere già a febbraio 2023 e ci è poi tornato a più riprese:

Oltre a questa incertezza normativa, il settore del monouso si ritrova a fare i conti con un aumento di prodotti destinati al contatto alimentare fabbricati con materiali alternativi che spesso giungono da fuori Europa. Tuttavia l’origine e la tracciabilità di questi articoli non è sempre garantita. La questione della sicurezza alimentare è sempre più dirompente, come testimoniato dall’ultimo sequestro operato dalla Guardia di Finanza in provincia di Taranto, poiché circolano sul mercato manufatti potenzialmente dannosi per la salute, poiché privi dei certificati di conformità al contatto alimentare previsti dalla legge.

“L’impegno delle Forze dell’Ordine per contrastare questi fenomeni rappresenta un argine indispensabile per la tutela dei consumatori. Allo stesso tempo vogliamo lanciare un appello per sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica in merito alla situazione di criticità in cui versa il settore degli articoli monouso” ha evidenziato Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche. “Ci rivolgiamo ai cittadini, perché attraverso le loro scelte di acquisto, possono indirizzare il mercato verso prodotti più virtuosi. Occorre che i consumatori, nel momento in cui acquistano un articolo monouso, abbiano gli elementi per scegliere prodotti, come quelli in bioplastica compostabile certificata, capaci di salvaguardare insieme idoneità al contatto alimentare e qualità della raccolta differenziata dell’organico. Fondamentale è quindi porre la massima attenzione alle diciture riportate sulle confezioni, controllando la presenza dei marchi di compostabilità” ha concluso Bianconi.