Biella, bocciato il progetto dell’inceneritore a Cavaglià

Con una determinazione pubblicata martedì 9 luglio, la Provincia di Biella ha detto no al progetto del termovalorizzatore proposto da A2A per incompatibilità ambientale. Un esito abbastanza prevedibile, dopo i pareri negativi espressi da più enti nell'ultima Conferenza dei Servizi del 26 giugno, ma che ha comunque suscitato grande soddisfazione tra gli ambientalisti. A2A può impugnare il provvedimento e presentare ricorso al TAR entro 60 giorni

Niente inceneritore a Cavaglià, in provincia di Biella. Con la Determinazione n.1046 del 09/07/2024 la Provincia di Biella ha detto no al progetto del termovalorizzatore proposto da A2A esprimendo un giudizio di incompatibilità ambientale. Un esito abbastanza prevedibile, dopo i pareri negativi espressi da più enti nell’ultima Conferenza dei Servizi del 26 giugno, ma che ha comunque suscitato grande soddisfazione tra gli ambientalisti.

Dice Legambiente Biella: “Una vittoria per i comitati locali (Valledora in primis) e le associazioni come il Circolo Tavo Burat che si sono concretamente impegnati nel fare rilievi di merito. Deludente e di facciata l’attenzione di alcune associazioni regionali su questo progetto”.

A2A può comunque impugnare il provvedimento e presentare ricorso al TAR entro 60 giorni, ma non è detto che questo accada.

“Sulla base delle posizioni prevalenti espresse dalle amministrazioni partecipanti alla conferenza dei servizi tramite i rispettivi rappresentanti, emerge un giudizio di non compatibilità ambientale” è il passaggio decisivo contenuto nella determina firmata dal dirigente della Provincia Graziano Stevanin, che si può leggere integralmente qui.