Giovedì 27 giugno, presso la sede dell’ANCE a Roma, si è tenuto il convegno “Infrastrutture sostenibili e sviluppo economico e sociale”, organizzato da AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili. Questo think tank, composto da circa cento soci tra i principali general contractor e stazioni appaltanti del Paese, rappresenta complessivamente oltre 150mila addetti con un impatto sul PIL nazionale superiore all’1,2%.
Il 36° Rapporto congiunturale del Cresme, presentato il 27 giugno, rivela una doppia dinamica nel settore delle costruzioni per il 2024: una prevista riduzione degli investimenti nel rinnovo residenziale del -26,5% e un aumento positivo degli investimenti in opere pubbliche del 11,4%, dopo una crescita del 19,8% nel 2023. Questa panoramica evidenzia chiaramente che la stabilità del settore e le opportunità per le comunità locali sono strettamente legate agli investimenti infrastrutturali.
Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS, ha sottolineato l’importanza strategica delle infrastrutture nel trainare lo sviluppo economico, con potenziali moltiplicatori significativi. Ha anche enfatizzato l’esigenza di rispondere alle sfide attuali con nuovi paradigmi e obiettivi, progettando e realizzando opere che considerino gli impatti sociali e ambientali. In un contesto come quello italiano, vulnerabile a rischi sismici e idrogeologici, il cambiamento climatico riveste un ruolo cruciale nella pianificazione, progettazione, e gestione delle infrastrutture.
Secondo stime dell’ANCE, all’inizio dell’anno erano previsti 9 miliardi di euro di opere pianificate nel PNRR a rischio di ritardi. Per AIS, garantire la realizzazione di queste infrastrutture, con un’attuazione coerente dalla fase di programmazione a quella di costruzione, è una priorità strategica. Un approccio fortemente orientato alla sostenibilità è visto come fondamentale non solo per le opere stesse, ma anche per i loro effetti sull’economia locale.
AIS e i suoi soci si impegnano quindi a supportare imprese e stazioni appaltanti con competenze e conoscenze avanzate. Questo impegno si concretizza attraverso strumenti come i Position Paper, che promuovono il coinvolgimento degli stakeholder, il Cantiere Sostenibile per definire pratiche di riferimento, e il Life Cycle Assessment per garantire la sostenibilità negli approvvigionamenti.
Orsenigo ha concluso sottolineando che la sostenibilità non è più un costo ma un fattore che accelera la realizzazione delle opere. Ha evidenziato l’importanza di competenze multidisciplinari nella gestione dei progetti e la necessità di monitoraggi tecnici rigorosi da parte delle stazioni appaltanti. Nelle gare d’appalto, ha suggerito l’utilizzo di premialità per le imprese che adottano protocolli e sistemi di rating sostenibili, basandosi anche sulla PdR UNI sul cantiere sostenibile, attualmente in fase di approvazione.
In occasione dell’incontro, AIS ha formulato una serie di proposte semplici e di facile attuazione. Per quanto riguarda la fase di gara e di affidamento dei lavori:
· i disciplinari tecnici delle nuove gare devono pretendere il pieno rispetto dei principi della sostenibilità e dei CAM nelle fasi della progettazione esecutiva sia dell’opera che del cantiere, richiamando la piena applicazione e il raggiungimento previsti dagli eventuali protocolli utilizzati nella fase di progettazione.
- in assenza di un indirizzo e di obiettivi previsti dai protocolli di sostenibilità le stazioni appaltanti debbono richiedere il mantenimento dei livelli di sostenibilità previsti attraverso il pieno rispetto dei principi del DNSH
- prevedere nei bandi clausole di premialità di punteggio per chi opererà sistemi di rating di respiro internazionale, come ad esempio nel caso di Envision o della PdR UNI sul cantiere sostenibile attualmente in fase di approvazione
Per quanto riguarda la fase di cantierizzazione:
- va favorita il ricorso a una Direzione lavori integrata con competenze multidisciplinari o attraverso l’affiancamento di una figura dedicata alla verifica degli obiettivi di sostenibilità
- diventa essenziale dotarsi di monitoraggi continuativi di verifica che debbono essere gestiti direttamente dalle stazioni appaltanti o da società certificate terze, indipendenti dalle imprese
- si auspica da parte delle stazioni appaltanti la dotazione di strumenti di controllo di tipo tecnico essenziali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità durante il processo di realizzazione
La sfida secondo AIS è quella di cogliere una straordinaria occasione, non solo legata agli investimenti previsti dal PNRR ma anche a investimenti strategici come quelli previsti dal Giubileo per oltre 3,5 miliardi di euro distribuiti su 35 Comuni del Lazio.