Emilia-Romagna, la Giunta approva le proposte “Plastic-FreER” per ridurre l’utilizzo del monouso

Con 7.800 imprese attive e 117.000 addetti, essa costituisce quasi il 10% delle aziende operanti sul territorio, generando un fatturato stimato di 42 miliardi di euro nel 2019, la filiera delle plastiche rappresenta un settore importante per l'economia della Regione. È da questa premessa che è nato il progetto con l'intento di trovare un equilibrio tra la riduzione dell'impatto ambientale della plastica e la tutela di questo settore strategico

Plastic-FreER

La lotta alla plastica monouso e la promozione dell’economia circolare sono al centro della strategia #Plastic-FreER, parte integrante del nuovo Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche in Emilia-Romagna. Nei giorni scorsi, la Giunta regionale ha approvato l’esito di oltre un anno di lavoro, durante il quale la Cabina di regia #Plastic-FreER si è riunita sette volte in sessione plenaria e ha promosso circa 30 incontri di specifici gruppi tematici attivati al suo interno. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione e, dove possibile, eliminazione della plastica, la Cabina ha individuato diverse priorità d’intervento:

  • Rivedere i processi produttivi e di consumo: è necessario un cambio di paradigma che favorisca la produzione e il consumo di beni più sostenibili. A tal fine, sono previste norme più chiare e incentivi alle imprese impegnate nella transizione ecologica
  • Creare filiere locali: la produzione di beni e servizi a km 0, con il coinvolgimento di aziende locali, favorisce la creazione di nuova occupazione di qualità e riduce l’impatto ambientale del trasporto
  • Favorire il riutilizzo della plastica: è necessario elaborare criteri specifici per facilitare il recupero degli scarti plastici, evitando che siano classificati come rifiuti. Ciò incentiverà il riutilizzo e la rigenerazione di questi materiali
  • Prevenire la dispersione dei rifiuti: un impegno costante è necessario per contrastare la dispersione dei rifiuti nell’ambiente, garantendo un corretto smaltimento e riciclo
  • Formazione e informazione: la cittadinanza ha un ruolo fondamentale nel processo di cambiamento. Promuovere la consapevolezza e l’adozione di comportamenti virtuosi è essenziale per una transizione ecologica efficace
  • Focus su settori chiave: per i settori del food, della meccanica-elettronica e del turismo, si è svolto un approfondimento specifico, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di nuove materie prime e favorire il riuso e il riciclo degli scarti plastici

L’istituzione della Cabina di Regia

L’istituzione di una Cabina di regia è una delle quindici azioni della strategia #Plastic-FreER. La sua missione è sostenere l’adozione di misure per favorire un’economia circolare della plastica, privilegiando sistemi e prodotti riutilizzabili in grado di preservare il valore dei materiali il più a lungo possibile, riducendo la produzione dei rifiuti e la pressione sulle risorse ambientali.

La Cabina di regia coinvolge 25 componenti, affiancati di volta in volta da esperti e soggetti interessati alle tematiche. Nel corso del 2021, si è riunita sette volte in sessione plenaria e ha svolto circa 30 incontri dei gruppi tematici, coinvolgendo un totale di 110 soggetti. La struttura operativa è suddivisa in tavoli di lavoro orizzontali (policy e normative, tecnologia, economia, formazione e informazione) e verticali (food, meccanica-elettronica e turismo).

La Filiera delle Plastiche in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, la filiera delle plastiche rappresenta un settore significativo dell’economia regionale. Con 7.800 imprese attive e 117.000 addetti, il settore costituisce il 9,4% del totale delle aziende operanti sul territorio, generando un fatturato di 42 miliardi di euro (dati del 2019).

Il solo indotto delle plastiche, comprendente aziende di recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico e aziende di trattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi, include 480 imprese e 17.000 addetti.

Food, Meccanica-Elettronica e Turismo: Le Proposte della Cabina di Regia

La Cabina di regia ha elaborato obiettivi specifici per ridurre l’uso delle plastiche in tre settori strategici dell’economia regionale: food, meccanica-elettronica e turismo.

  • Settore Food Il gruppo di lavoro dedicato al food ha posto al centro delle discussioni le alternative agli imballaggi monouso, il potenziamento e l’industrializzazione della filiera del riciclo del polistirolo, il miglioramento delle conoscenze sugli impatti ambientali dei teli da pacciamatura in plastica biodegradabile e la tracciabilità dei rifiuti prodotti dalle attività agricole. Nel settore della pesca, è stata approfondita la possibilità di passare a sistemi di allevamento dei molluschi senza reti in plastica e nylon, creando una filiera locale per il riciclo di quelle conferite dai pescatori nelle strutture portuali. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di potenziare le infrastrutture per la raccolta dei rifiuti nei porti, sostituire le cassette in polistirolo con alternative durevoli e riutilizzabili, e sperimentare modelli di business basati su prodotti riutilizzabili anche per l’asporto/delivery.
  • Settore Meccanica-Elettronica Nel settore della meccanica e dell’elettronica, dove l’elevata complessità di prodotti e materiali spesso ne rende difficile il riciclaggio, l’invito è quello di agire sull’ecodesign dei prodotti plastici per ridurre il numero dei polimeri impiegati nello stesso prodotto; ri-progettare i materiali plastici impiegando polimeri compatibili con il riciclo meccanico e/o chimico; avvalersi di tecnologie innovative per il riciclo chimico; favorire sistemi di raccolta semplici ed efficaci per la separazione dei rifiuti plastici, con soluzioni ibride per i diversi polimeri; impiegare tecnologie efficienti e a basso impatto ambientale per il riciclo e lo smaltimento dei prodotti plastici.
  • Settore Turismo Nel settore del turismo, le proposte puntano a un sistema di sconti sulla bolletta dei rifiuti per le imprese attivamente impegnate nella riduzione delle plastiche monouso, senza aumentare la produzione di rifiuti in altri materiali. Un altro tema centrale è favorire la nascita e il consolidamento di nuove aziende (e nuove filiere) centrate sullo sharing, ovvero sulla condivisione o il noleggio anziché sull’acquisto di nuovi prodotti. Questo include, ad esempio, l’utilizzo di contenitori riutilizzabili per l’asporto di alimenti e bevande nel settore della ristorazione, o per la distribuzione di prodotti non alimentari.