Tra il 2022 e il 2023 l’indice di costo della gestione dei rifiuti è cresciuto dell’1,5%, che è il risultato degli aumenti del prezzo degli acquisti di beni e servizi (+1,2%), delle spese del personale (+1,5%) e del costo d’uso del capitale (+3,1%). Lo dice l’Istat nell’aggiornamento al 2023 degli indici annuali dei costi di gestione.
Gli indici dei costi di gestione dei rifiuti si riferiscono alle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al recupero dei materiali (divisione 38 dell’Ateco 2007), spiega l’istituto. Sono calcolati con la formulazione di Laspeyres e sistema di ponderazione fisso, riferito all’anno 2015.
Tali indici misurano l’andamento nel tempo dei costi di produzione delle attività di gestione dei rifiuti, con riferimento all’acquisto di beni e servizi, al costo del personale dipendente e al costo d’uso del capitale.
Rispetto ai due sotto-settori economici che compongono l’indice totale, la variazione di +1,5% dei costi nel 2023 è dovuta al +1,5% del settore delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al +1,7% di quello del recupero dei materiali.
Le serie dal 2010 al 2023 dei livelli degli indici in base 2015=100, totali e dettagliate distintamente per componenti di costo e per sotto-settore economico, sono disponibili nell’Appendice Statistica allegata alla presente pagina web.