La Tillandsia è una pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliacee considerata una vera e propria pianta purificante, ma per quale motivo? In quest’articolo andremo a scoprire questa sua interessante caratteristica.
Un’insolita caratteristica: la Tillandsia non necessita di terriccio
Il fatto che la Tillandsia sia una pianta speciale risulta evidente già a primo acchito: essa infatti rientra nella ristretta categoria delle piante epifite, ovvero piante che si stabilizzano su tronchi, rami e supporti rigidi di ogni tipo e che non necessitano di messa a dimora in terriccio.
L’idea che una pianta possa fare a meno del terriccio potrebbe sembrare assurda, eppure la natura regala anche di queste sorprese!
Le piante di Tillandsia possono essere distinte in specie con radici e specie che ne sono prive: le prime, come si diceva, le utilizzano per saldarsi a qualsiasi tipo di supporto, le seconde, invece, si prestano in maniera ottimale ad essere collocate su un substrato artificiale, magari composto da piccole pietre, come è il caso delle creazioni di design visionabili nel sito www.giunglaurbana.com.
Perché la Tillandsia è chiamata “pianta dell’aria”
A questo punto, la domanda sorge spontanea: ma se le piante traggono nutrimento dal terriccio e dalle sostanze in esso contenute, come riesce a sostentarsi una pianta come la Tillandsia?
Ebbene, la Tillandsia reperisce le sostanze di cui ha bisogno direttamente dall’aria: le sue foglie, infatti, sono ricoperte da minuscole escrescenze, chiamate tricomi, che hanno proprio questa funzione.
Per via di questa speciale peculiarità, la Tillandsia è conosciuta anche come “pianta dell’aria”.
Il fatto che la Tillandsia si nutra direttamente dall’aria, e non da quanto le radici sono in grado di recuperare dal terreno, influisce in modo cruciale sulla sua capacità di depurare l’aria.
È stato infatti dimostrato come questo processo biologico consenta alla pianta di “catturare” presenti nell’atmosfera, unitamente a delle rilevanti quantità di umidità; è interessante sottolineare, a questo riguardo, che in alcune occasioni sono state installate delle piante di Tillandsia nei centri urbani per utilizzarle come vero e proprio “termometro” dei livelli di inquinamento.
La Tillandsia rende più salubre l’aria respirata in casa
Concludendo, dunque, si può affermare che la Tillandsia è una preziosissima amica della qualità dell’aria, e avere queste piante in casa non può che rendere più salubri gli spazi indoor.
Sarebbe un errore, infatti, credere che l’aria che respiriamo tra le mura domestiche sia impeccabile: al di là dell’inquinamento esterno, che può facilmente introdursi quando si aprono finestre e portefinestre, è assai frequente che nell’aria respirata in casa vi siano sostanze chimiche di vario tipo, rilasciate, ad esempio, dalle vernici dei mobili, dai materiali di fabbricazione di alcuni oggetti, oppure dai detersivi e dai prodotti utilizzati per le pulizie.
La Tillandsia sa essere una preziosa difesa contro questi nemici della salute, e lo stesso vale, come accennato, per l’umidità: è cosa nota il fatto che l’umidità in eccesso possa essere nociva per la salute, e questa pianta, recuperando l’umidità direttamente dall’aria, sa svolgere in tal senso un’utilissima azione regolarizzante.