Durante la presentazione del secondo “Rapporto alla città” tenutosi presso l’Auditorium di Roma, il sindaco Roberto Gualtieri, in un lungo discorso ha spiegato quanto fatto dall’amministrazione dell’ultimo anno e quali sono state le strategie utilizzate nei due anni di mandato.
“Dal novembre 2022, quando è stato presentato il primo “Rapporto alla Città”, sono stati approvati passaggi importanti o sono andate avanti o portate a termine riforme e scelte strategiche per la città, nonostante un contesto finanziario sempre più difficile soprattutto in termini di spesa corrente a causa di minori risorse nazionali e spese straordinarie legate all’inflazione e agli extracosti energetici”, è stato spiegato.
“Quest’anno – ha continuato – la parola chiave è ‘trasformazione’: il frutto di un’idea di città che smette di avere paura delle sfide e che torna a rivestire il ruolo di una grande capitale europea. La città è ripartita, i cantieri strategici per la Roma del futuro avviati, i grandi eventi internazionali ritornati, i progetti e i grandi investimenti a lungo termine di nuovo al centro delle strategie di trasformazione della Capitale”.
“Per essere sostenibile e duratura, la trasformazione deve essere profonda; – ha sottolineato il Sindaco Gualtieri – ecco perché rivendico con convinzione l’apertura dei cantieri in tutta la città. Abbiamo scelto di non rinviare ulteriormente le opere necessarie perché senza di esse non c’è futuro. Faremo di tutto per correggere gli errori, limitare i disagi per i cittadini, tuttavia Roma ha bisogno che vengano prese decisioni che sono state rimandate per troppo tempo. Senza cantieri non ci sono disagi ma senza cantieri non c’è nemmeno futuro”.
“A oggi – ha detto – sono stati sostanzialmente rispettati i cronoprogrammi legati alle grandi opportunità rappresentate dai fondi straordinari (Giubileo e Pnrr) che sono arrivati per le sfide che attendono la città. Sono stati aperti cantieri storici, manutenendo dopo anni di abbandono linee e convogli della metro e dei tram, acquistando centinaia di bus green, rifacendo in profondità centinaia di km di strade. E ancora ridefinendo la disciplina in settori strategici come il Trasporto Pubblico Locale e l’Urbanistica, mettendo in pratica gli obiettivi ambiziosi contenuti nel Piano Rifiuti, a partire dal termovalorizzatore, facendo ripartire i grandi progetti di rigenerazione urbana, da subito in tanti quartieri periferici dimenticati da decenni. E infine rimettendo il diritto alla casa al centro dell’azione di Governo, ripartendo dall’attenzione alle persone più fragili e dalla promozione dei diritti di tutti. Roma finalmente si trasforma e diventa gradualmente una città normale, tornando protagonista sulla scena internazionale”.
Non è mancata la rivendicazione di scelte difficili, tra cui sui cantieri aperti in diverse zone della città: “Questa scelta ha suscitato polemiche, perché non c’è dubbio che molti di questi cantieri hanno un impatto sul traffico e la circolazione. Ma è una scelta che rivendico. Guardando al futuro della nostra città abbiamo deciso di non rinviare ulteriormente opere indispensabili per Roma. Una cosa è certa: senza cantieri non ci sono disagi, ma non c’è nemmeno futuro”.
Infine, Gualtieri non ha negato i problemi legati a mobilità e rifiuti, ma li ha definiti: “Cantieri in corso. Un fondamentale cantiere che è partito è quello della mobilità, una delle storiche criticità di Roma. Anche in questo caso, abbiamo scelto di non rimandare ulteriormente i problemi ma di affrontarli per realizzare un rilancio del trasporto pubblico attraverso un investimento poderoso da 6,5 miliardi di euro su infrastrutture e nuove politiche della mobilità tra cui la metro C a piazza Venezia, il rifacimento dei binari della metro A, le revisioni della metro B. E ancora: l’acquisto dei nuovi treni, dei nuovi tram. Le gare per le nuove tramvie e l’avvio dei nuovi autobus”.