L’ordinanza pubblicata ieri 30 marzo dal Comune – con cui “vengono prorogate le scelte sulla mobilità effettuate dallo scorso 25 febbraio quando è stata riavviata la Ztl Area C con orario breve, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria compresa tra le ore 10 e le ore 19.30” e viene “confermata anche la sospensione di Area B e della disciplina sulla sosta regolamenta (striscia blu e gialla), fino a nuovo provvedimento” mantiene – come ormai da più di un anno – Milano negli anni ’70 ed è ancor più assurda e immorale in un momento in cui le concentrazioni degli inquinanti atmosferici in città hanno raggiunto livelli che sono più che doppi rispetto il limite di legge per il PM2.5 (55 μg/m3) e quasi tripli quanto a biossido di azoto (117μg/m3).
E’ necessario ricordare al Sindaco che la gran parte dei cittadini di Milano o che vi gravitano è a casa o in smart working, ii) che la città sta perdendo un’occasione irripetibile di mettere mano alla mobilità e far sperimentare un modo nuovo di muoversi e, infine, che non vi sono dati che riconducono il tasso di infezioni all’utilizzo dei trasporti pubblici.
Al contrario, vi sono studi di primaria rilevanza epidemiologica che associano all’esposizione dei milanesi all’inquinamento atmosferico da PM 2.5 un incremento del 21% della mortalità da Covid19.
Concentrazioni come quelle che Milano sperimenta in questi giorni rappresentano un rischio immediato e rilevante per i cittadini che il Sindaco ha il dovere giuridico di proteggere. “Lo sbando attuale nel governo della mobilità in città va immediatamente corretto” dice Anna Gerometta “Quello che il Comune oggi propone come un piccolo sacrificio per l’ambiente per garantire la mobilità ai cittadini è, invece, la resa alla prevaricazione della mobilità inquinante. La nostra amministrazione deve sapere che – come insegna il grande epidemiologo Grandjean “abbiamo una sola opportunità di sviluppare il nostro cervello”.
I bambini oggi in gestazione a Milano hanno solo una manciata di momenti per ottenere lo sviluppo migliore degli organi in ogni stadio. Organi che determineranno la loro vita futura. E che il danno che questi rischiano dall’esposizione alle sostanze tossiche provenienti dal traffico che le loro madri respirano in questi giorni è ben maggiore di quello che il nostro Sindaco pensa oggi di prevenire”. Cittadini per l’aria chiede con forza l’immediata riattivazione di Area B, di Area C con orari ordinari, del pagamento della sosta e l’attivazione di politiche che liberino Milano dal traffico attuale e pongano Milano al livello di quelle delle altre città europee. “Milano non si merita questo, né oggi né mai. Il Sindaco riveda le scelte del presente e tuteli subito la salute dei suoi cittadini”.