Il 13 ottobre si celebra la Giornata internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali, conosciuta in tutto il mondo come International Day for Disaster Risk Reduction. L’appuntamento nasce per volere dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989, con l’obiettivo di mandare un segnale ai Governi di tutti i paesi del mondo nonché alle organizzazioni internazionali e alla popolazione globale, per riflettere sulla sempre maggiore frequenza e consistenza con cui si verificano le catastrofi naturali.
Questioni chiave
Povertà, disuguaglianza e discriminazione sono cause e conseguenze del crescente rischio di catastrofi.
La disuguaglianza crea le condizioni che rendono le persone esposte e vulnerabili ai disastri. Le catastrofi hanno inoltre un impatto sproporzionato sulle persone più povere e più a rischio, peggiorando così la disuguaglianza. Per ridurre la vulnerabilità ai disastri è necessario affrontare queste dimensioni
Entro il 2030, secondo le attuali proiezioni climatiche, il mondo dovrà affrontare circa 560 disastri all’anno. Si stima che entro il 2030 altri 37,6 milioni di persone vivranno in condizioni di estrema povertà a causa degli impatti dei cambiamenti climatici e dei disastri. Uno scenario “peggiore” di cambiamenti climatici e disastri spingerà altri 100,7 milioni nella povertà entro il 2030.
Possiamo frenare il potere distruttivo dei pericoli – in altre parole, impedire che si trasformino in disastri – attraverso una pianificazione attenta e coordinata progettata per ridurre l’esposizione e la vulnerabilità delle persone ai danni.
Sono necessari maggiori investimenti nella raccolta e nell’utilizzo di dati disaggregati, sia per comprendere meglio gli impatti e l’esposizione sproporzionati ai disastri, sia per informare i piani di rafforzamento della resilienza.
Iniziative Ispra in Italia
La piattaforma italiana sul dissesto idrogeologico – IdroGEO, realizzata dall’ISPRA, consente la consultazione, il download e la condivisione di dati, mappe, report, documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia – IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio.
E’ iniziato ad ottobre del 2022 il progetto GeoSciencesIR, di cui ISPRA è partner, la nuova infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG) che metterà a disposizione dei servizi geologici regionali e non solo, dati, servizi e strumenti necessari per lo svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo nei diversi ambiti delle scienze della Terra. A quali rischi dovuti ad eventi geologici come frane, terremoti, eruzioni vulcaniche, siamo esposti nel territorio in cui viviamo? A queste e ad altre domande risponderà GeoSciencesIR.
Il prossimo 25 ottobre a Genova, in occasione della 40a Assemblea annuale dell’Anci, sarà presentato il Rapporto SNPA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.
L’ISPRA inoltre realizza una serie di approfondimenti tematici come, ad esempio, il Rapporto sulle condizioni di pericolosità da alluvione in Italia e indicatori di rischio associati, dedicato a fornire un quadro conoscitivo sulle condizioni di pericolosità e di rischio di alluvioni in Italia, e il Rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio, dedicato al quadro di riferimento sulla pericolosità per frane e alluvioni, sull’erosione costiera e sugli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, imprese e beni culturali.