Nella notte tra il 3 e il 4 agosto la zona di Ponte Mammolo, nella periferia est di Roma era stata interessata da un incendio che aveva coinvolto una discarica abusiva a ridosso della Riserva Naturale Valle dell’Aniene. In merito, lo scorso 25 agosto il Sindaco Roberto Gualtieri ha firmato l’ordinanza che di fatto autorizza la bonifica dell’area. Stando al Campidoglio si tratta di un’iniziativa volta a “tutelare l’incolumità della salute pubblica, ripristinando le condizioni di sicurezza dell’area”.
Come si legge sul testo dell’ordinanza, il provvedimento è scaturito dopo il tavolo tecnico organizzato l’8 agosto dal presidente del municipio IV in cui ha partecipato anche il legale rappresentante della società proprietaria dell’area. La stessa, ha dichiarato di dare: “la piena ed ampia disponibilità alle operazioni di bonifica del sito interessato dall’evento che è teatro di occupazioni illegittime da parte di nomadi (anche successivamente all’evento incendio), chiedendo anche l’intervento delle Forze dell’Ordine (…) onde procedere alle operazioni di sgombero, necessarie e propedeutiche alla bonifica dell’area”.
La stessa azienda proprietaria, poi, lo scorso 11 agosto aveva fatto sapere di aver: “contattato diverse ditte per procedere alla rimozione dei rifiuti presenti sull’area interessata dall’incendio e di voler procedere agli adempimenti dovuti. Una ditta già individuata procederà alla realizzazione della recinzione e della successiva custodia”.
“Dopo queste prime fasi di messa in sicurezza e interdizione degli accessi, con il supporto del Dipartimento Politiche Sociali e Salute per individuare le soluzioni più idonee – ha continuato il Campidoglio -, la società proprietaria dell’area provvederà alla rimozione, al recupero e allo smaltimento dei rifiuti di qualsiasi specie presenti nell’area“.
Tornando all’ordinanza firmata da Gualtieri si legge che:
“l’allontanamento di persone presenti nell’area deve avvenire entro sette giorni dalla notifica del provvedimento”;
“dopo l’allontanamento dell’area, la società proprietaria dovrà provvedere all’immediata interdizione degli accessi e alla messa in sicurezza comprensiva di adeguata recinzione dell’intera area di proprietà. Dovrà, poi, provvedere di dare atto a quanto disposto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma e già trasmesso anche al Servizio di Igiene Pubblica e di Tutela dell’Ambiente (ARPA) e alla ASL e, quindi, di verificare la presenza o dispersione nell’atmosfera e nel terreno di fibre di amianto”;
“dopo l’esito delle verifiche la società dovrà procedere alla rimozione e recupero/smaltimento dei rifiuti di qualsiasi specie presenti in tutta l’area, secondo le prescrizioni di legge, entro e non oltre 90 gg dalla notifica della presente ordinanza”.