Entro il mese di luglio si insedierà per la prima volta al Ministero dell’Ambiente il gruppo di lavoro dedicato al suolo, nell’ambito dell’Osservatorio sulla strategia per l’Economia Circolare, riforma abilitante del Pnrr. Obiettivo del gruppo, si legge in una brevissima nota del Ministero, è quello di “condividere le misure, anche normative, più idonee per un uso più sostenibile della risorsa e analizzare in maniera approfondita la recente direttiva Ue sul monitoraggio dell’uso del suolo, su cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è chiamato ad esprimere un parere”.
Due gli ambiti d’intervento principali, almeno secondo quella che fino ad oggi è la Strategia nazionale per l’economia circolare comunicata all’avvio dell’Osservatorio:
Semplificazione delle procedure per la realizzazione di infrastrutture all’interno dei sito oggetto di bonifica allo scopo di limitare il consumo di suolo (T1 2023)
Introduzione di semplificazioni della normativa nazionale sui siti contaminati in ottica di accelerazione degli interventi e recupero del suolo degradato (T4 2023)
La viceministra Vannia Gava: “Analizzeremo le specificità nazionali e le strategie per lavorare in maniera condivisa ad uno stato di salute migliore della nostra risorsa, come già fatto con altre importanti iniziative assunte da questo Ministero, tra cui l’istituzione del Fondo per il contrasto al consumo del suolo che destina 160 milioni di euro in ambito urbano e periurbano”.