Secondo EEB, il regolamento per la Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR). rappresenta una pietra miliare importante nella legislazione del Green Deal e diventerà il fondamento della politica europea dei prodotti. La nuova Direttiva sostituirà quella esistente sull’Ecodeisgn che, “fino a oggi – spiega l’Ufficio europeo per l’ambiente – è una delle politiche climatiche più efficaci dell’Ue, in quanto risponde a tutti i requisiti: contribuisce in modo significativo al risparmio energetico, riduce le bollette energetiche dei consumatori, crea migliaia di posti di lavoro e rende i prodotti più riparabili. Allo stesso tempo, promuove un campo di gioco equo per l’industria”. EEB continua spiegando che la nuova proposta adottata amplia il campo di applicazione dell’ecodesign oltre ai prodotti energetici, includendo anche tessuti, giocattoli e mobili, nonché intermediari come l’acciaio. Introduce inoltre nuove opzioni politiche, come l’introduzione di un passaporto del prodotto.
L’EEB plaude al voto del Parlamento che ha confermato una serie di miglioramenti rispetto alla proposta originaria della Commissione. Le principali aggiunte apportate dal Parlamento comprendono:
- Identificazione di gruppi di prodotti ad alto impatto cui dare priorità nella legislazione secondaria
- Rafforzare l’approccio per il monitoraggio e la limitazione delle sostanze problematiche presenti nei prodotti
- Introduzione di un divieto assoluto di distruzione dei prodotti elettronici e tessili invenduti
- Fornire misure più chiare per sostenere il diritto alla riparazione dei prodotti e prevenire l’obsolescenza precoce
Un occhio sulle importazioni online non conformi
Il Parlamento non ha risposto alle richieste degli attivisti e dell’industria di affrontare il rischio che prodotti non conformi entrino nel mercato europeo attraverso le vendite online. Su questo punto, secondo l’EBB, il Parlamento ha ulteriormente ridotto le già scarse responsabilità dei mercati online. Di fatto un via libera per continuare a inondare il mercato di prodotti non sostenibili. Infatti, i mercati online e i rivenditori con sede al di fuori dell’Ue vendono comunemente prodotti che non soddisfano i requisiti europei di sostenibilità e sicurezza.
I sostenitori della campagna hanno anche espresso però rammarico per il fatto che la posizione del Parlamento lasciava aperta la possibilità che iniziative volontarie deboli sostituissero i requisiti legali, e la sostenibilità sociale e la dovuta diligenza rimanessero al di fuori del campo di applicazione.
Secondo Jean-Pierre Schweitzer, responsabile delle politiche per l’economia circolare dell’EEB, “In una giornata di grande importanza per le politiche ambientali, il voto del Parlamento europeo sulla progettazione ecocompatibile introduce uno strumento indispensabile per ridurre drasticamente l’impatto dei nostri prodotti quotidiani. Sulla base del successo della progettazione ecocompatibile e dell’etichettatura energetica, il nuovo regolamento dovrebbe consentire di ridurre le emissioni e i costi per i consumatori. Tuttavia, è deplorevole che i legislatori continuino a trascurare il rischio che prodotti non conformi entrino sul mercato tramite le vendite online, creando una concorrenza sleale per l’industria europea e minando l’efficacia dei requisiti futuri”.
La proposta della Commissione sull’ESPR è stata pubblicata nel marzo 2022. Nel maggio 2023, il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo generale. Ora che le tre istituzioni hanno definito le loro posizioni, la legislazione sarà finalizzata tramite i triloghi. La speranza dell’EEB è che questi inizino rapidamente sotto la presidenza spagnola.