Firenze, nel 2020 forte calo della produzione rifiuti a causa della pandemia

Tiene invece in termini percentuali la raccolta differenziata: nel 2020 è stata pari a circa il 52,5% dei rifiuti complessivi (dato ancora non certificato dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse), mostrando un leggero calo rispetto al 2019 quando si era attestata sul 53,8%

Cala fortemente la produzione dei rifiuti, ma tiene comunque la percentuale di raccolta differenziata. E’ questa la fotografia del 2020, l’anno della pandemia Covid, dell’andamento dei rifiuti nella città di Firenze rispetto al 2019, secondo i dati inviati da Alia Servizi Ambientali S.p.A ad Eco dalle Città, che parla di una situazione “fortemente condizionata dell’evoluzione dello stato pandemico le cui conseguenze insistono ancora sul contesto socio economico”.

Nel capoluogo toscano l’anno scorso sono state intercettate 218.186 tonnellate di rifiuti tra differenziati e non differenziati: rispetto al 2019 i primi sono diminuiti del 15%, mentre i secondi del 10%. Il crollo – spiega l’azienda – è stato determinato da un importante calo dei flussi pendolari e turistici con la conseguente riduzione dei rifiuti prodotti.

Tiene invece in termini percentuali la raccolta differenziata: nel 2020 è stata pari a circa il 52,5% dei rifiuti complessivi (dato ancora non certificato dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse), mostrando un leggero calo rispetto al 2019 quando si era attestata sul 53,8%.

Flussi e frazioni della raccolta differenziata

Tra i flussi intercettati in modo differenziato, il cui totale nel 2020 è risultato pari a 114.557 tonnellate, la quota principale è quella dei rifiuti biodegradabili (Organico e Verde) pari a 44,5 mila tonnellate. In questo flusso è conteggiata la parte dell’organico da compostaggio domestico, il quantitativo equivalente proporzionale alla presenza di compostiere è stato pari a poco meno di 2,5 mila tonellate.

Tra le filiere di recupero, ed oggetto di successiva valorizzazione, sono stati predominanti i flussi di Carta con un quantitativo pari a 27 mila tonnellate e di Multimateriale, Vetro e frazioni merceologiche similari, con un quantitativo 29 mila tonnellate. Alia fa notare che Firenze risente ancora dalla presenza della raccolta del Multimateriale Pesante (quindi con la presenza della componente vetrosa) pari ad oltre il 60% del flusso complessivo di imballaggi, non permettendo la massima valorizzazione del flusso intercettato: l’obbiettivo del prossimo biennio, spiega l’azienda, sarà quello di eliminare il flusso meno remunerativo nell’ambito del progetto Firenze Città Circolare attraverso cui la gran parte della raccolta sul territorio sarà convertita in raccolte separate per Multimateriale Leggero e Vetro.  

Ulteriore traguardo da raggiungere con il progetto di trasformazione dei modelli di raccolta, aggiunge Alia, sarà quello di condurre significativi miglioramenti della qualità del materiale, che, sia nel 2020 che negli anni precedenti, ha risentito di importanti quantità di rifiuti impropri – spesso di origine non domestica –  conferititi indistintamente e tra i flussi previsti con le raccolte stradali.

 Ai flussi principali si aggiungono altri flussi valorizzati legati alle raccolte di Legno, Metalli e RAEE, indumenti, olio vegetale e gli accumulatori al piombo per un totale di 8,1 mila tonnellate.