La questione Area C ritorna nella polemica politica e pre-elettorale milanese. Con il ritorno della zona rossa alcune forze politiche (le stesse che governano la Regione, ovvero il centrodestra) chiedono con forza che Area C venga tolta del tutto. Attualmente, dal 24 febbraio, Area C è attiva parzialmente, cioè dalle 10 di mattina. La riattivazione – parziale – è stata motivata dalla Giunta Comunale ricordando che i livelli di smog sono alti e che il traffico automobilistico privato non solo è tornato ai livelli Precovid, ma li ha superati di circa il 20%.
La riattivazione parziale di Area C è per ora prevista come misura antismog solo fino alla fine di marzo. Contemporaneamente però non è stato riattivato il pagamento della sosta. Anche questa misura – di lasciare che si parcheggi gratuitamente – è stata presa nell’ottica di “facilitare” il traffico nell’era Covid per evitare il guaio peggiore, e cioè il sovraffollamento dei mezzi pubblici. In un altro articolo daremo informazioni comparate sulla questione del pagamento della sosta nel 2021 in Italia e in Europa. (Per ora abbiamo trovato solo la capitale ungherese in cui non si paga la sosta, ma per volere del governo Orban, non del sindaco).
Qualche giorno fa in una diretta Facebook di Eco dalle Città abbiamo voluto prendere di petto i problemi per i quali sono state cambiate, a favore dell’automobile, le regole milanesi su Area C e pagamento della sosta.
In sostanza la domanda era la seguente: premessa la validità delle tariffazioni e/o limitazioni al traffico privato, non sarà il caso di accantonare almeno in parte la preoccupazione nei confronti di auto e smog quando siamo di fronte a un problema più grave e contingente, ovvero Covid 19, possibile contagio sui mezzi pubblici e possibili conseguenze mortali del virus?
La nostra ospite assessora di Parma, Tiziana Benassi, ci ha risposto che pur con la massima prudenza e con il massimo monitoraggio della situazione, nella sua città hanno tenuto la Ztl e il pagamento della sosta promuovendo la ciclabilità.
Sorprendenti e significative sono state le risposte su traffico e smog degli esperti Alfredo Drufuca ed Ernesto Burgio. Il trasportista ha detto che senza Area C e senza pagamento della sosta peggiora anche il trasporto pubblico perchè rimane imbottigliato nel traffico. Se si vuole dare un messaggio forte e prudente si dica di spostarsi il meno possibile, ma non di prendere l’auto. Area C e pagamento della sosta non sono misure antismog ma strumenti minimi necessari di gestione del traffico che non dovrebbero essere mai abbandonati.
Lo scienziato medico si è invece soffermato sul rapporto ormai dimostrato da molte statistiche tra micropolveri inquinamento e morti da Covid. In Italia e in Europa ci sono state e ci sono più vittime da Covid nelle zone più inquinate. Questo accade non perchè le micropolveri trasmettano il virus ma perchè le micropolveri debilitano e infiammano le arterie rendendo gli anziani molto più esposti a conseguenze anche mortali del Covid. Per Burgio la permanenza – di solito abbastanza breve – sui mezzi pubblici non è così pericolosa come il respirare per giorni l’aria inquinata.