Secondo quanto riportato dal Centro di Coordinamento RAEE, punto di riferimento di tutti i soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche in Italia: “anche il primo trimestre del 2023 registra un trend negativo rispetto allo stesso periodo del 2022“.
In base ai dati riportati dal Centro di Coordinamento RAEE si tratterebbe di un calo del 6,2% per un totale di 84.868 tonnellate determinato principalmente dalla mancata raccolta di più di 8.000 tonnellate di TV e monitor. “Un rallentamento dovuto alla conclusione dell’erogazione del Bonus TV, che aveva invece trainato la raccolta nel primo trimestre dell’anno precedente”, riporta il Centro di Coordinamento.
Tuttavia, se il raggruppamento R3 (TV e monitor) ha visto un calo, gli altri hanno avuto un trend positivo. Infatti, secondo il Centro di Coordinamento RAEE il raggruppamento R5 (Sorgenti luminose) ha registrato un aumento del +9,8%: “dato particolarmente significativo se si considera il trend negativo a doppia cifra che ha caratterizzato il raggruppamento negli ultimi due anni”, continua il Coordinamento.
In merito al raggruppamento R1 (Apparecchiature refrigeranti), poi, si è registrato un aumento del +8,5%, mentre il raggruppamento R2 (Grandi bianchi come ad es. lavatrici, cucine, lavastoviglie, forni a microonde, ecc) è aumentato del +3,3% e il raggruppamento R4 (PED CE ITC, apparecchiature illuminanti e altro come ad es. macchine da cucire, ferri da stiro, mouse, tastiere, stampanti, fax, telefoni, radio, aspirapolvere, ecc) è aumentato del +3%.
Per quanto riguarda il rallentamento della raccolta del gruppo R3, quello maggiore è stato registrato nel Sud Italia con un trend del -11,2%. Le aree del Nord e del Centro, invece, hanno avuto una decrescita minore: il Nord -4,6% e il Centro -4%.
“Considerando però l’andamento senza l’impatto negativo di R3 le tre macroaree mostrerebbero un andamento positivo: +4% a Nord, +6,4% nel Centro e 5,3% a Sud”, riporta il Coordinamento.
Per quanto riguarda la raccolta per macroarea in tonnellate, nel 2023 sono state raccolte 84.868 ton a fronte delle 90.445 ton raccolte nel primo trimestre del 2022. Nello specifico, durante i primi 3 mesi del 2023 sono state raccolte 44.458 ton al Nord, 19.462 ton al Centro e 20.948 ton al Sud e Isole.
Nei primi 3 mesi del 2022, invece, i dati erano stati: 46.592 ton raccolte al Nord, 20.264 ton raccolte al Centro e 23.589 ton raccolte al Sud e Isole.
“Analizzando il dettaglio della raccolta presso le diverse tipologie di siti, emerge la crescita dell’incidenza dei centri di raccolta comunali (78,5% – 66.654 ton – a fronte del 74,4% del 2022) mentre decresce leggermente quella dei luoghi di raggruppamento della distribuzione (21,4% – 18.143 ton – rispetto al 25,6% dell’anno precedente). La raccolta delle altre tipologie di servizio si attesta allo 0,1%”, conclude il Centro di Coordinamento RAEE in merito all’andamento di raccolta del primo trimestre 2023 prima di approfondire i dati sui centri di raccolta sul territorio italiano nel 2022.
“Sono complessivamente 4.279 i centri di raccolta comunali dislocati nel nostro Paese. Il 58% si trova nelle regioni del Nord, il 15% nella macroarea Centro, il 27% al Sud. Considerando la quantità di CdR ogni 100.000 abitanti il risultato è il seguente: 9 al Nord; 5 al Centro; 6 al Sud”, riporta.
La macroarea del Nord, poi, dal momento in cui sarebbe caratterizzata da una più alta disponibilità di infrastrutture, nel 2022 avrebbe raccolto oltre il 50% di RAEE del quantitativo nazionale, mantenendo il primato degli anni precedenti.
Nel Centro e nel Sud, invece, nonostante ci siano meno strutture i dati hanno parlato di un aumento della raccolta effettuata “da parte dei luoghi di raggruppamento della distribuzione: lo scorso anno i rivenditori AEE hanno ritirato rispettivamente il 25,9% e il 25,4% dei RAEE totali raccolti nelle macroaree rispetto al 22,6% del Nord Italia”, dichiara il Coordinamento.