Un nuovo studio dell’Imperial College di Londra intitolato Decarbonising Buildings: Insights From Across Europe ha fatto il punto sulla qualità della riqualificazione energetica delle abitazioni in Europa, partendo da quanto messo in campo nell’edilizia del Regno Unito.
Rispetto a paesi come la Germania, la Francia, la Svezia, la Norvegia, l’Italia e i Paesi Bassi, che hanno avviato diversi programmi per ridurre i consumi e i costi energetici dei residenti, il governo britannico è in ritardo nell’aiutare i cittadini con misure volte alla riqualificazione energetica delle abitazioni. Questo nonostante le case del Regno Unito siano tra le meno efficienti d’Europa dal punto di vista di efficienza energetica.
Andando a vedere all’interno del rapporto ecco le principali misure messe in campo dai diversi Paesi europei:
Svezia e Norvegia
Il riscaldamento sostenibile a basso costo è da molti anni una priorità nei paesi nordici. In Svezia, l’ampia diffusione delle pompe di calore ha triplicato l’installazione dal 2000, grazie a un mercato ben sviluppato che contribuisce a ridurre i costi. La Svezia ha attualmente il maggior numero di pompe di calore geotermiche pro capite al mondo.
La Norvegia ha il riscaldamento quasi completamente decarbonizzato in tutto il paese. Circa l’85% degli edifici in Norvegia viene riscaldato utilizzando l’elettricità, il 92% della quale è prodotta grazie a centrali idroelettriche mentre il 6,5% da impianti eolici.
Francia
France Rénov’ è un servizio di ristrutturazione degli alloggi pubblici sostenuto dal governo, istituito dal Ministero francese per la transizione ecologica nel gennaio 2022. I servizi gratuiti comprendono consulenze personalizzate su lavori di ristrutturazione economicamente vantaggiosi per migliorare l’efficienza energetica e l’isolamento, informazioni sulle misure di ristrutturazione energetica disponibili, consigli su come richiedere il sostegno finanziario disponibile e consigli su come contattare artigiani qualificati.
Germania
Lo standard KfW Efficiency House è uno standard volontario per la valutazione dell’efficienza energetica degli edifici, collegato all’attuale standard edilizio tedesco per le case di nuova costruzione. Dal 2006 al 2016 si stima che, migliorando la consapevolezza dei benefici delle case efficienti dal punto di vista energetico, lo standard KfW abbia portato a una riduzione annuale di 8,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, a un risparmio di 3,3 miliardi di euro per i proprietari di case nel solo 2011 e alla creazione e alla salvaguardia di circa 300.000 posti di lavoro all’anno.
Italia
Come noto, in Italia, nel 2020, nell’ambito della strategia di ripresa post-pandemia del Paese, è stato istuito il “Superbonus” che, fino al 2022 offriva ai proprietari di case un credito d’imposta fino al 110% sul costo delle ristrutturazioni volte a migliorare l’efficientamento energetico.
A partire dal 1° gennaio 2023, il superbonus 110% generalizzato non è più disponibile. Per i condomini, la detrazione sarà ridotta al 90%, a meno che l’assemblea non abbia approvato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) non sia stata presentata entro il 31 dicembre, o abbia deliberato dal 19 al 24 novembre presentando la Cilas entro il 25 novembre. Per i condomini non saranno previsti limiti specifici, ma dal 2024 sarà prevista una ulteriore riduzione della detrazione al 70%, che scenderà poi al 65% nel 2025.