La Commissione europea ha aperto fino al 3 novembre 2022 la consultazione tra Unione Europea e gli stakeholder al fine di elaborare un documento sulla valutazione dell’applicazione della direttiva sui rifiuti elettronici, Raee, 2012/19/UE.
La direttiva 2012/19/UE, è stata introdotta per la prima volta nel 2002 con lo scopo di prevenire e ridurre gli impatti negativi dei Raee sull’ambiente e sulla salute delle persone, contribuire alla produzione e al consumo sostenibile e garantire un uso efficiente delle risorse attraverso la prevenzione e il recupero dei rifiuti. Inoltre, fissa gli obiettivi di raccolta e recupero/riciclaggio che diventano sempre più rigorosi nel tempo. Da allora la Commissione ha valutato e rivisto la direttiva nel 2012.
I Raee rappresentano uno dei flussi di rifiuti più in rapida crescita nell’UE e, se non adeguatamente trattati, possono essere molto pericolosi. Infatti, contengono materie prime preziose e pericolose e il loro recupero è cruciale per un’economia circolare e potenzialmente anche per l’autonomia strategica dell’UE. Il crescente consumo e il progresso tecnologico pongono l’UE di fronte a nuove sfide. Per questo è necessario un nuovo esame per valutare se la direttiva europea sui Raee è tuttora valida.
La direttiva impone degli obiettivi di raccolta e recupero/riciclaggio sempre più rigorosi. Tuttavia, la raccolta differenziata dei Raee continua ad essere limitata in molti Stati membri dell’UE.
La valutazione avviata dalla Commissione UE si focalizzerà sugli aspetti critici della direttiva Raee, come ad esempio:
- obiettivi di raccolta (attualmente critici) e corretto trattamento dei Raee
- applicazione degli obblighi in materia di responsabilità estesa del produttore (in particolare per le vendite online)
- contrasto alle attività illegali e alle pratiche non conformi nell’intero processo di gestione
La valutazione sarà effettuata nell’ambito del Green Deal europeo e del Piano d’azione per l’economia circolare, tenendo conto di eventuali nuovi sviluppi nelle politiche UE per l’ambiente e in materia di rifiuti.
Una volta raccolti tutti i feedback attraverso la valutazione, la Commissione si consulterà con gli operatori per verificare se la direttiva è ancora idonea allo scopo, se ci sono potenziali inutilizzati per semplificare e ridurre i costi e se è necessario un riesame.
Per scoprire tutti i dettagli dell’inziaitiva e poter contribuire con i propri feedback, è sufficiente visitare visitare la pagina “Waste from electrical and electronic equipment“.