Sette anni fa abbiamo pedalato per la prima volta insieme lungo le strade del Decrescita Bike Tour – in collaborazione con Italia Che Cambia. Quella prima volta è poi diventata un po’ leggenda eroica: in due settimane da Lecce a Palermo (con qualche pezzo in treno, certo)! Ogni sera, una presentazione sulla Decrescita in un luogo distinto e un incontro con le bellissime realtà locali che ci ospitavano. Che follia!
Grazie a quella esperienza abbiamo imparato e negli anni successivi siamo diventati più bravi, ragionevoli, calmi, decrescenti forse. Su questa mappa (è in fase di sviluppo) potete trovare tutti i percorsi lungo cui abbiamo pedalato in questi anni (https://umap.openstreetmap.fr/it/map/bike-tour-della-decrescita_486212#7/43.735/11.008). Nel frattempo siamo diventati adulti, per così dire, ma non per questo meno energici e presi bene per il viaggio di quest’anno che ci porterà da Taranto al Cilento.
Ma che cos’è il Decrescita Bike Tour? È un (profondo) viaggio in bici attraverso un’Italia dei piccoli paesi come delle grandi città, sempre alla ricerca di prospettive insolite. In trenta, quaranta persone pedaliamo tra progetti agricoli e sociali, contro le mafie, per la biodiversità, incontriamo movimenti per la difesa dei territori, organizziamo eventi, incontri e manifestazioni. Da non trascurare l’atmosfera divertente e rilassata, di collaborazione e di mutuo aiuto che accompagna il gruppo che pedala: il bike tour è anche un’alternativa vissuta.
Quest’anno, tra Taranto e Ispani, il nostro viaggio inizierà con un confronto con la storia tragica dell’ILVA e chi, nonostante l’inquinamento, continua imperterrito, ad amare e a difendere il suo territorio. Passeremo poi da Ginosa dove discuteremo delle scelte urbanistiche del comune, e il nostro partner da anni, la compagnia teatrale Altri Mondi Bike Tour, (altrimondibiketour.it) presenterà il suo spettacolo. Passando da Pisticci, arriveremo a Corleto Perticara dove per due giorni incontreremo comitati e movimenti critici rispetto all’estrazione petrolifera a Tempa Rossa ed in Val d’Agri. Raggiungeremo il Vallo di Diano a Buonabitacolo per concludere infine la nostra avventura ad Ispani. Lì, il tema sarà quello di alcuni progetti di agricoltura sostenibile e di turismo lento. (Il dettaglio delle tappe lo potete trovare qui (www.decrescitafelice.it/2022/07/bike-tour-2022-iscriviti/).
Sarà un viaggio dove ci confronteremo col “peggio” e col “meglio” di questo mondo. Il peggio di quella società dello sviluppo e della crescita che certamente ha prodotto il nostro “benessere” di oggi: dagli effetti in parte realmente positivi, in parte invece più che discutibili. Tutto ciò però è avvenuto ad un costo molto elevato, ovvero a quello dell’estrattivismo delle risorse – spesso lontano da noi ma a volte anche in Italia – al costo dell’inquinamento e al costo dello sfruttamento. Il meglio lo incontriamo in chi si pone in modo critico davanti a questo modello di società da un lato e dall’altro ricerca alternative concrete, per una buona vita che sia compatibile con ambiente e paesaggio.
Questo non significa rifiutare tutto indiscriminatamente. Nessuno che abbiamo incontrato in questi anni, del resto, ha provato a tornare “all’età della pietra”. Abbiamo però spesso incontrato persone appassionate che hanno fatto scelte forti e stimolanti. Per quanto la singola esperienza isolata rimane per forza parziale. Ma pedalando con noi si può scoprire che ci sono molte di queste scelte e a noi piace pensare che facciano sistema. Parlandone con chi pedala insieme a noi, riflettendo su che cosa abbiamo visto e sentito, si può far forte l’idea che un cambiamento verso una trasformazione socio-ecologica della società non è solo necessario ma è anche fattibile.
Unire i puntini, mettendo insieme molte esperienze concrete, diverse ma necessarie l’una all’altra: questo è il vero messaggio che portiamo in giro insieme durante il bike tour!
Vieni a pedalare con noi!