Guerra contro l’Ucraina. Siamo coinvolti come cittadini, ma anche come eco-cittadini, come Associazione e come redazione di Eco dalle Città. Forse mai come questa volta risulta evidente il legame tra la crisi militare, la violenza della guerra e i costi e la disponibilità dell’energia. Una delle prime cose a cui tutti pensano, appena sentono della guerra, è “cosa succederà con i prezzi di energia e gas”.
Può sembrare una reazione cinica, ma è comprensibile. Ma alla gestione dell’energia e del gas sono legati anche i rapporti di forza internazionali, la guerra non militare, quella delle sanzioni.
La Germania ha bloccato il gasdotto con la Russia. E’ una rappresaglia, una sanzione. Ma significa anche sottoporre tutto il sistema energetico tedesco a una nuova prova. Si può uscire contemporaneamente dal carbone, dal nucleare e dal gas? Questi interrogativi di fondo della transizione energetica trovano oggi una drammatica attualità, con l’attacco russo alla Ucraina.
Per la prima volta, forse, è il caso di pensare a delle iniziative di drastico immediato, almeno simbolico, ma anche pratico risparmio energetico che abbiano insieme il valore di una proposta e di una protesta. Vogliamo promuovere e facilitare un confronto tra gli ambientalisti su queste idee. L’illuminazione pubblica eccessiva, il riscaldamento eccessivo, il traffico eccessivo: si può cominciare da lì? Ad esempio: abbassare di un grado il riscaldamento, spegnere la illuminazione pubblica non essenziale dopo una certa ora, ripristinare le domeniche a piedi.
La primissima iniziativa che abbiamo preso è stata quella di fare un cartello da portare nei mercati in cui siamo impegnati a fare il recupero del cibo. Siamo pronti a pubblicare e rilanciare interventi proposte e notizie su questi argomenti. Per una volta (non fa parte in genere degli argomenti del nostro giornale) pubblichiamo anche l’elenco delle manifestazioni previste.
Fermiamo la guerra in Ucraina. Elenco delle mobilitazioni per la pace e disarmo.