Dal Fondo sviluppo e coesione, strumento finanziario afferente ai fondi europei, sono stati stanziati 250 milioni di euro per bonificare il sito della ex discarica di Malagrotta a Roma. La sua chiusura, risalente a nove anni fa, viene costantemente individuata quale causa suprema della cronica emergenza rifiuti nella Capitale. La notizia del finanziamento è stata resa nota dal presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli, secondo cui “è finalmente un passo concreto per salvaguardare cittadini, ambiente e salute”. Vignaroli ricorda che si tratta della “più grande discarica d’Europa, chiusa nel 2013 dal sindaco Marino, ma mai bonificata, come prevedeva e prevede tutt’oggi la legislazione in materia di discariche. Un vero e proprio ecomostro che necessita di massima attenzione affinché possa essere messo in totale sicurezza altrimenti i danni saranno irreparabili”.
Sull’invaso all’estrema periferia Ovest di Roma grava ancora un rischio di multa da parte della Corte di Giustizia Europea, come ricordava qualche tempo fa il Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario di governo per la bonifica: “Ogni anno incontriamo la DG Ambiente della Commissione Ue che controlla le nostre infrazioni, quando andiamo da loro, ci dicono che Malagrotta è o potrebbe essere a rischio infrazione”. Il punto è che “non si riesce a chiudere, il post mortem non si sta attuando”.
Adesso la svolta, almeno sulla carta. Entro la fine di gennaio è prevista l’approvazione definitiva del finanziamento, mentre il progetto completo per i lavori dovrebbe arrivare tra giugno e luglio. Gli obiettivi principali da raggiungere entro il 2025 sono la copertura dell’intero sito, l’estrazione del percolato e la restituzione dell’area alla città.
Nella sua nota Vignaroli ringrazia proprio “il commissario per le bonifiche generale Giuseppe Vadalà” oltre al “commissario di Governo Massimo Condinanzi” e al “commissario giudiziario Luigi Palumbo che ha gestito il Tmb (trattamento meccanico-biologico) di Malagrotta tra mille difficoltà e alla sottosegretaria Ilaria Fontana per l’impegno profuso. Ho speso anni prima come cittadino e poi nelle Istituzioni per fronteggiare questo immane problema insieme a tantissimi miei concittadini e oggi finalmente cominciamo a vedere i risultati di oltre un decennio di lotte e impegno. A tutti i cittadini il mio sincero ringraziamento, ai cittadini che fanno proprie le tematiche ambientali e le fronteggiano in prima persona”.
Come presidente della commissione Ecomafie, assicura Vignaroli, “seguirò con attenzione l’iter e l’impiego dei fondi. Non possiamo permetterci di sprecare questi importanti fondi europei perché paradossalmente dovremmo fronteggiare una procedura d’infrazione comunitaria, cioè soldi dei cittadini, che devono essere usati per pagare una multa molto più alta dei 250 milioni di euro stanziati. Inoltre questi fondi per la bonifica – spiega Vignaroli – saranno reclamati in danno al proprietario di Malagrotta secondo il principio di chi inquina, paga. Questo importante risultato è stato ottenuto da tantissimi attori come anche il Comune di Roma, la Regione oltre che il Governo”.