Lo avevamo chiamato “Agosto Salvacibo“, il nostro lavoro nel mese di agosto con l’aggiunta di una iniziativa nuova ed eccezionale: la distribuzione diretta al Parco Dora nei torridi venerdì pomeriggio. E quasi a sorpresa ne abbiamo salvato tanto di cibo.
In generale si è trattato “soltanto” della conferma puntuale, implacabile e senza alcune pausa dell’insieme delle attività di recupero e redistribuzione del cibo che costantemente si mantengono e spesso si allargano in questo 2021. Diciamo “soltanto” tra virgolette perché ad agosto “l’impresa eccezionale dammi retta è di essere normale“. A quanto ci risulta, praticamente tutte le altre attività di aiuti alimentari hanno praticato sospensioni feriali più o meno lunghe. Lo avevamo previsto e abbiamo voluto evitare che questo si traducesse in uno spreco di cibo. In effetti sembra proprio che il cibo invenduto ad agosto non diminuisca, nonostante una quota degli ambulanti sia in ferie e quelli aperti tengano conto del calo della popolazione.
Il nostro impegno nei mercati ad agosto ha fatto sì che i chilogrammi recuperati e redistribuiti siano stati 18712. Mentre nel luglio scorso il recupero si era attestato sui 16794 kg (quindi un aumento di quasi due tonnellate, pari all’11,4%) e nell’agosto 2020 erano stati 16260 kg (+15%). E se a questo aggiungiamo lo straordinario lavoro della Carovana Salvacibo (che recupera le eccedenze alimentari dal CAAT ed è sostenuta dal Comune di Torino e dall’Unione Buddhista Italiana) e alcuni mercati dove si recupera solo al sabato, durante l’Agosto Salvacibo sono state più di 40 le tonnellate di cibo salvato e redistribuito: solo al Parco Dora nei quattro venerdì sono state distribuite 5,2 tonnellate di frutta e verdura.
I mercati su cui l’azione di recupero si è dispiegata in questo agosto sono quelli quotidiani di Porta Palazzo, corso Cincinnato, piazza Foroni, via Porpora, Borgo Vittoria, Santa Rita, via O.Vigliani, corso Svizzera e corso Palestro. Senza dimenticare, al sabato, i mercati di Casale/Borromini, Baltimora, Benefica e Nizza che grazie ai volontari del Sabato Salvacibo hanno garantito altri importanti presidi in giro per la città.
Un aspetto molto importante è che la frutta e verdura recuperata sia stata distribuita tutta, nonostante la paura che il calo agostano dei residenti creasse deserto. Più che il calo ci sono stati problemi di caldo. La Smat, che certifica sulla base dei consumi idrici le presenze in città, ha valutato che mancavano 360 mila residenti alla vigilia di Ferragosto. Vuol dire che comunque più della metà dei torinesi, forse 500 mila, erano in città.
In una città di 500 mila persone tutte le attività, in particolare quelle più utili a chi ha scarse risorse, non si dovrebbero interrompere e le ferie, di conseguenza, andrebbero organizzate in modo da tenerle vive. I dati e l’esperienza dell’Agosto Salvacibo (soprattutto col progetto Repopp in collaborazione con Città di Torino Iren e Novamont) ci sembrano dimostrarlo.