Come nascono le innovative plastiche biodegradabili e compostabili? Come fanno, una volta giunte a fine vita, a essere trasformate in biogas e compost? Perché sono un amico prezioso per il nostro ambiente e la nostra economia? E dove dobbiamo conferirle noi tutti quando facciamo la raccolta differenziata? Sono alcune delle domande alle quali cercherà di rispondere QUASAR, il nuovo programma Rai dedicato alla lettura in chiave scientifica dei grandi temi di attualità. A condurlo Valerio Rossi Albertini, uno dei più noti divulgatori italiani.
L’appuntamento è per domani, sabato 29 aprile, alle ore 10.10 in diretta su RAI2 e visibile on demand in qualsiasi momento sulla piattaforma RAIPLAY. Il filo conduttore sarà la scoperta di come i processi naturali possono aiutare l’uomo a reinventare prodotti e materiali tradizionali per realizzarli senza danneggiare l’ambiente, migliorare il loro fine vita e ridurre quindi la nostra impronta ecologica. Tra questi materiali ci sono sicuramente le bioplastiche compostabili: per aiutare il pubblico a conoscerle meglio, le telecamere di QUASAR sono entrate negli stabilimenti nei quali vengono sintetizzati i polimeri necessari a produrle e negli impianti che si occupano del trattamento degli imballaggi una volta arrivati a fine vita. La peculiarità delle bioplastiche compostabili è infatti quella di poter essere riciclate insieme ai rifiuti organici, contribuendo così alla produzione di biogas e di compost. Due risorse validissime per decarbonizzare il settore energetico e per aiutare a fertilizzare in modo naturale i nostri terreni agricoli, riportandovi sostanza organica.
“Siamo lieti di aver potuto contribuire al prezioso lavoro di divulgazione degli autori di QUASAR – spiega Marco Versari, presidente di BIOREPACK, il consorzio nazionale che, all’interno del sistema CONAI, si occupa di stimolare e incentivare il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile all’interno della frazione umida dei rifiuti. “Purtroppo, come spesso capita per i materiali innovativi, la loro diffusione è accompagnata da molte fake news e leggende metropolitane. Una corretta informazione aiuta a rimuovere i dubbi, consentendo ai cittadini di comprendere le potenzialità delle bioplastiche e il modo in cui devono essere trattate quando siamo chiamati a fare la raccolta differenziata”.