Venerdì 10 gennaio sciopero del trasporto pubblico e del personale ferroviario

L'agitazione nel tpl è stata proclamata dal sindacato Faisa Confail, che non ha ancora comunicato quali saranno le 4 ore interessate dallo stop né le relative fasce orarie garantite. Sono previste tuttavia adesioni e disagi in tutte le principali città italiane. Nel mirino c'è l'accordo sottoscritto l'11 dicembre scorso da altre sigle, che "è un insulto al nostro lavoro e alla nostra dignità" dice il sindacato. Sempre per il 10 gennaio è prevista anche una mobilitazione di 24 ore per il settore ferroviario: ad essere coinvolto sarà il personale addetto alla manutenzione delle infrastrutture di RFI

10 gennaio sciopero trasporto pubblico

Continuano anche nel nuovo anno le proteste dei lavoratori dei trasporti, con il primo sciopero del 2025 in programma venerdì 10 gennaio. L’agitazione è stata proclamata dal sindacato Faisa Confail, che non ha ancora comunicato quali saranno le 4 ore interessate dallo stop né le relative fasce orarie garantite. Sono previste tuttavia adesioni e disagi in tutte le principali città italiane.

Faisa Confail ha pubblicato una lunga nota per spiegare le ragioni dello sciopero: “Care colleghe e cari colleghi, mentre il costo della vita schizza alle stelle, con bollette insostenibili, spese quotidiane in aumento e una pressione economica sempre più insopportabile, ci troviamo di fronte all’ennesima umiliazione”. Nel mirino c’è l’accordo sottoscritto l’11 dicembre scorso da altre sigle, che “è un insulto al nostro lavoro e alla nostra dignità” dice il sindacato. “Ecco cosa ci vogliono dare. Un’elemosina una tantum: 500 euro per 16 mesi di arretrati. Sì, avete letto bene: poco più di 31 euro al mese. È questo il valore che attribuiscono alla nostra fatica?”.

E ancora: “Aumenti ridicoli: 60 euro da marzo 2025 e altri 100 euro da agosto 2026. Tutto questo mentre l’inflazione galoppa e il nostro potere d’acquisto è ormai ridotto all’osso. Per non parlare del fatto che questi aumenti riguardano solo alcune voci della busta paga, lasciando intoccate tante altre competenze. E non è finita qui. La parte normativa del contratto, quella che dovrebbe garantire miglioramenti concreti in termini di sicurezza, riduzione dell’orario di lavoro e formazione, è stata rimandata a data da destinarsi. Basta subire”.

Sempre per venerdì 10 gennaio 2025 è prevista anche una mobilitazione per il settore ferroviario: ad essere coinvolto sarà il personale addetto alla manutenzione delle infrastrutture di RFI. Lo sciopero, proclamato sia dall’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Infrastruttura RFI sia dai sindacati COBAS Lavoro Privato e Coordinamento Ferrovieri, avrà carattere nazionale e si estenderà per 24 ore.

A questo si aggiungono le proteste dei dipendenti di Ferrovie della Calabria, in sciopero dalle 11:30 alle 15:30, di Trenitalia Abruzzo e del settore ferroviario di Firenze e provincia, entrambi fermi dalle 09:00 alle 16:59.